Alessio Fattori protagonista anche al Meeting di Rimini

In giro per i padiglioni della fiera di Rimini, durante la settimana estiva del Meeting che non manco di visitare da 37 anni, mi introduco nella mostra della CdO alimentare, malgrado tratti materie per me meno consuete. Vi entro per due motivi. Il primo è il titolo, chiaramente ispirato alla canzone che è diventata l’inno di numerose squadre di calcio, tra cui il Liverpool e il Celtic. Un canto stupendo, per musica e testo, capace di riempire il cuore, l’animo, ma bisognerebbe dire anche le vene, le arterie, i polmoni. Sentire uno stadio intero cantarlo all’unisono è un’esperienza che ripaga il biglietto dello stadio a prescindere dalla partita.

Il secondo motivo è che amici, che avevano già visto la mostra, me la descrissero con tale entusiasmo (garantendo per giunta una sorpresa finale) che non poteva andare perduta.

Ma da cittadino bellariese, la sorpresa l’ebbi davvero, quando andai a consultare il pannello degli autori. Mi aveva colpito in particolare il video (qui sotto), di rara bellezza, che costituiva la parte preponderante della mostra ed ero curioso di vederne l’autore. Potete immaginare la lieta sopresa nel leggere il nome di Alessio Fattori, già protagonista di numerosi articoli sul nostro giornale.

 

 

 

Insomma una sorpresa dopo l’altra, a partire dalle 4 storie raccontate nel  video. Storie di aziende o professionisti, rinati da una situazione di crisi, a partire da un’iniziativa personale, consistente in sostanza nello scommettere che l’altro (per quanto problematico o apparentemente estraneo o “nemico”) potesse essere un bene per sé (il titolo del Meeting questo anno era appunto “Tu sei un bene per me”). Si affiancano nel racconto-video le vicende di un mulino romagnolo, che i proprietari volevano vendere ma che la caparbietà di un loro dipendente farà andare avanti, la storia di una cooperativa di carcerati, nata da una giovane neo-laureata che segue con convinzione la sua volontà di insegnare nelle carceri e di lì, incontrando numerosi collaboratori, l’idea si evolve fino a dar vita a una produzione di pane e pizza, all’interno del carcere. E poi la storia di Beppe, impegnato nell’amministrazione pubblica ma che lavora con una passione degna di un albergatore romagnolo e inventa nuovi servizi nella provincia di Siracusa, per poi finire con un salumificio, la cui proprietaria si dimostra commossa fino alle lacrime per aver visto salvato il proprio lavoro, che procedeva bene ma aveva subito rovesci finanziari. Ma il filmato va visto (sul nostro sito è pubblicato integralmente) per assaporare la poesia di storie quotidiane, eppure straordinarie. Storie che ognuno di noi vorrebbe vivere, come ognuno di noi vorrebbe poter ripetere per sé, quanto l’inno del Liverpool grida: “tu non camminerai mai solo”.

Fattori ha trasformato questi contenuti, in poesia (con un crescendo finale impressionante).  Lo abbiamo intervistato.Alessio Fattori

Alessio come è nata la mostra e la tua collaborazione con CdO agroalimentare?

Da più di dieci anni collaboro con la CdO, grazie al rapporto di stima e fiducia che mi lega a Simone Pizzagalli e a Camillo Gardini. Occorre dire che i contenuti della mostra sono dovuti a Simone e Camillo, che ha scoperto le storie e pensato al messaggio da veicolare, ma il video, per forma e sostanza, è opera mia. Il lavoro è stato appassionante. Assieme a Simone, abbiamo intrapreso un viaggio, per andare ad incontrare i protagonisti del video. Va detto che in generale gli input nascono da Simone e Camillo Gardini. Loro poi si fidano molto di me e quindi posso trattare gli argomenti assegnati in piena libertà.

Quale l’idea guida dell’ultimo video?

In You’l never walk alone volevo presentare i protagonisti nella maniera più naturale e neutrale possibile, cercando di ambientarli nel territorio dove svolgono l’attività, con tutti i limiti derivati dal pochissimo tempo che ho potuto dedicare alle riprese e all’approfondimento psicologico dei “personaggi”. Solitamente in 3-4 ore iniziamo e chiudiamo le riprese.

 

 

Su cosa si fonda la tua collaborazione con CdO?

Posso parlare di Simone e Camillo che conosco. Loro cercano di portare avanti da anni l’idea che un buon imprenditore non è quello che pensa unicamente al profitto… Forse non è nulla di nuovo, ma è sempre bene ricordarlo e le esperienze che abbiamo affrontato quest’anno – i quattro protagonisti del video – sono senza alcun dubbio un esempio lampante di ciò. Personalmente credo che l’esperienza e lo sviluppo umano debbano procedere di pari passo con quello tecnologico, come profetizzava giustamente anche il grande regista A. Tarkovskij (che peraltro è stato amico ed ospite al Meeting di Rimini, prima della precoce morte – ndr).

Sono pienamente convinto anch’io dell’affermazione di Tarkovskij, altrimenti rischiamo che il nostro progresso sia sbilanciato, non completo ed anche poco significativo.

Per il resto come procede il tuo lavoro? Eravamo rimasti con un film in procinto di uscire, Aurora…

Il mio corto Aurora è stato selezionato nella sezione Fulgor al festival AMARCORT di Rimini. Il festival si svolgerà a Rimini dal 2 all’ 8 dicembre e all’interno di queste date vi sarà la prima di Aurora. Sarà quindi l’occasione per presentarlo al pubblico in sala nella versione definitiva.

E la sorpresa finale alla mostra? Ebbene i 4 protagonisti erano lì ad attendere i visitatori, nell’ultima sala, offrendo i loro prodotti e disponibili a dialogare dal vivo con tutti. Dallo schermo alla vita reale, perchè l’arte è vita!

 

 

Ecco il trailer  del video Aurora

 

 

 

 

E  infine non potevano mancare due video di cori inglesi in cui viene cantato You’ll never walk alone!

 

 

 

 

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