Divertirsi senza sballo. Continua la nostra ricerca di forme positive di aggregazione giovanile.

Oltre alla massiccia presenza di ANSPI, che celebra qui a Bellaria Igea Marina la sua festa nazionale, abbiamo, come già visto dal comunicato stampa, un’ultima iniziativa stagionale di Kiklos, attualmente in corso.

Kiklos con continuità ha presentato tornei di grandi proporzioni e secondo un giusto equilibrio tra divertimento, sport e socializzazione. Tra i primi a realizzare a Bellaria questa forma di turismo sportivo (si veda la nostra copertina dedicata alla Movida bellariese nel 2010), rappresentano un altro esempio interessante di aggregazione giovanile di grandi numeri, senza quei disagi, sballo, illegalità e sofferenze che abbiamo purtroppo letto durante questa estate.

Abbiamo intervistato il presidente di Kiklos Armellini Rossano (di cui avevamo pubblicato un profilo nel Nuovo del 12 giugno 2009).

_DSC0614 copiaArmellini, ci presenta questo ultima iniziativa di Kiklos?

Quest’ultima iniziativa Kiklos è relativamente giovane, siamo infatti  alla 5° edizione, nata come occasione per ritrovarsi e passare insieme un ultimo weekend di sport e divertimento prima della routine autunnale, tra palestra e ufficio. E’ un torneo decisamente più ridimensionato, in virtù del fatto che molte società hanno già iniziato la preparazione, tuttavia i 400 partecipanti rappresentano un numero molto importante tanto quanto i numeri record dei tornei precedenti.

Armellini (a destra) insieme al presidente di Verdeblu (al centro).
Armellini (a destra) insieme al presidente di Verdeblu (al centro).

Di tutto ciò beneficia il paese… quale la ricaduta turistica? Quali i rapporti con amministrazione da una parte e il “sistema dell’accoglienza” (intendo alberghi, spiagge, bar, paese intero) dall’altra?

Il beneficio primo che ne può trarre Bellaria Igea Marina è derivato dal fatto che lavoriamo in maniera destagionalizzata, attirando persone da tutta Italia in occasione di weekend il più delle volte scollegati da ponti e festività. D’altra parte, la partecipazione complessiva di circa 11/12 mila persone ai nostri tornei è frutto del fatto che presentiamo un concerto di iniziative, una catena di attività che vanno dallo sport al divertimento, dall’ospitalità alla cura dei dettagli. Riceviamo da tutti i fronti un feedback positivo e sono convinto che sia questo il tipo di lavoro che negli anni continuerà a premiare e che comunque ci sia ancora margine di miglioramento.

Questa estate abbiamo avuto modo di vedere gli effetti negativi di un certo tipo di divertimento  (episodi al Cocoricò, a Beky bay, e tanti altri casi). Il vostro è un segnale decisamente diverso.  Può essere una risposta al divertimento come sballo?  Come la pensate sulla questione?

Effettivamente è stata un’estate particolarmente “tormentata” da certe tematiche. Quello che avviene durante le nostre manifestazioni è che gruppi numerosi di sportivi si riuniscono in un contesto accogliente, legano e mettono in piedi un divertimento sano e senza chissà quali pretese. Basti pensare ai weekend più freddi e piovosi in cui l’euforia non è certo calata. In tutti questi anni non abbiamo mai registrato incidenti di alcun tipo, nessuno ai nostri eventi ha mai estremizzato nulla. Credo che la chiave stia nel fatto che lo sport – non sempre, purtroppo, e comunque se non strumentalizzato rispetto ad interessi terzi – è un catalizzatore di energia e divertimento allo stato puro, non solo legato all’adrenalina della partita ma anche e soprattutto legato al contesto che si innesca, per cui non servono altre soluzioni e altri diversivi. Detto ciò, so perfettamente che ci sarebbe tanto altro da dire, non voglio sembrare frettoloso o retorico, ma mi piace ricordare che lo slogan che abbiamo scelto quest’anno è proprio Beach&Love, come inno alla pace e all’amore mossi dal nostro sport: ne abbiamo fatto non solo un leitmotiv durante tutta la nostra stagione, ma l’abbiamo proposto anche nelle scuole primarie di Bellaria Igea Marina sotto forma di concorso rivolto alle classi quarte.

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