Aurora: “che amore è un amore senza luce?”

 

Il trailer è davvero intrigante. La storia spazia dall’horror al melodramma. La fotografia promette qualità e uno stile affascinante. Ma il tessuto di questo nuovo lavoro di Alessio Fattori, atteso per l’estate, sembra essere proprio quello impresso nella straziante domanda posta all’inizio del trailer che potete visionare qui sopra.

“Non c’è più luce al mondo. Il buio pesa sulle mie vesti, sulle mie labbra, sui miei pensieri. Che amore è, dunque, un amore senza luce?”

Stiamo parlando di Aurora, cortometraggio di Alessio Fattori  – su di lui si veda Il Nuovo n. 1 del 13-01-2013 (In fondo al cuor, docufilm su Igea Marina), n.10 del 14-05-2010 (“documentare la poesia”) e n. 13 del 26-06-2009 (“un videomaker fuori dal coro”) –  che, dopo un anno di silenzio torna sulla scena con un lavoro narrativo, mettendo in moto vecchie e nuove collaborazioni.

Il prodotto è, nei protagonisti, tutto romagnolo e ha una forte impronta bellariese. Girato al Libeccio – pesce sociale (locale che si è dato come obiettivo proprio quello di costruire nuova relazioni creative, si veda Il Nuovo n. 1 del 29-01-2016), oltre che nei boschi di Saiano, si avvale della collaborazione degli igeani Silvia Magnani (che oggi vive e lavora a Bologna), e Luca Quadrelli, ben noto ai lettori de Il Nuovo (vedi Il Nuovo n. 2 del 4-03-2016 e qui sul web), oltre che della figlia di Alessio, Elisa Fattori.

La storia (ma puoi vedere a fondo pagina la scheda completa del film proposta dallo stesso Alessio Fattori)  è quella di Aurora, una donna affetta da una grave forma di fotofobia che la costringe a trascorrere le ore del giorno, chiusa in una stanza. Per alleviare il dolore agli occhi e quindi guarire, ricorre a una strana terapia somministratele da una bambina indaco. Aurora desidera capire se tale terapia possa guarirla veramente e per fare ciò “assume” Orfeo, un giovane, di lei innamorato.

Una estrapolazione dal mito di Aurora e Orfeo che promette di essere interessante e attuale. Attendiamo l’uscita del lavoro di Alessio di cui non mancheremo di darvi notizia.

 

 


Il comunicato stampa di Alessio Fattori

(Sinossi)

Aurora e Orfeo, estrapolati dal mito, affrontano nuove e impensabili vicissitudini. Aurora è una donna affetta da una grave forma di fotofobia che la costringere a trascorrere le ore del dì, chiusa in una stanza. Per alleviare il dolore agli occhi e quindi guarire, ricorre a una strana terapia somministratele da una bambina indaco. Aurora desidera capire se tale terapia possa guarirla veramente e per fare ciò “assume” Orfeo, un giovane, di lei innamorato.

Dopo un anno di “silenzio” il regista bellariese Alessio Fattori torna a dirigere un cortometraggio narrativo e per fare ciò si affida a una troupe di professionisti romagnoli. L’idea del soggetto e quindi della sceneggiatura, sviluppata con l’amico e collaboratore di sempre Enrico Maria Belardi (San Pietro in Vincoli, RA), nasce all’interno della scenografia naturale proposta dal rinnovato locale bellariese il “Libeccio-Pescesociale”. Fattori affida la parte da protagonisti all’attrice bellariese Silvia Magnani (che vive e lavora a Bologna) e al giovane attore riminese Marco Celli (studente all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”). Nel cast anche il sassofonista Luca Quadrelli che interpreta se stesso (dopo la prima collaborazione nel documentario di Fattori su Igea Marina) e per la prima volta sullo schermo Elisa Fattori, figlia del regista. Dopo una scelta ponderata, il regista sceglie per dirigere la fotografia, un altro filmmaker bellariese, Daniele Quadrelli e alla camera Andrea Cecchini di Morciano. Trucco a cura di Ilaria Allegrucci di San Giovanni in Marignano, al montaggio Matteo Santi di Cesena e come fonico il riminese Simone Felici.

Il cortometraggio è totalmente autoprodotto, in collaborazione con Adcom (nota azienda specializzata di Bologna) che contribuisce al progetto mettendo a disposizione un set di ottiche cinematografiche. Le due giornate di riprese sono terminate a fine marzo. Location: bosco del santuario della Madonna di Saiano e il rinnovato locale bellariese il Libeccio (all’interno del corto compare anche Matteo Panzetti: il barista interpreta se stesso). Sono ora in corso la post-produzione audio e video che Fattori spera di poter finire entro l’estate.

Alessio Fattori, con questo cortometraggio, si mette nuovamente alla prova, ma lo fa avvalendosi di tutte le professioni indispensabili per realizzare un’opera degna di valore estetico e artistico. Insomma un test importante per il famigerato passo successivo: il lungometraggio.

Infine parlandoci del corto, o almeno di quel poco che vuole svelare, il regista ci racconta l’idea originale: tentare una commistione ben amalgamata di generi, partendo dall’horror fino ad arrivare al melodramma. Afferma che questo cortometraggio potrebbe essere il secondo episodio di una trilogia dedicata ad Aurora e Orfeo. Per altre info sul progetto in corso potete visitare la pagina FaceBook di Alessio Fattori.

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