Bellaria si stringe attorno a Tito e Laura

La chiesa di Bellaria non ha potuto contenere la folla che si è stretta attorno a Tito e Laura, scomparsi in maniera improvvisa in un incidente stradale pochi giorni fa.

Toccante  il rito funebre, dove non si sono nascoste le domande, lo sconforto, la tristezza unitamente alle parole di resurrezione e vita, proprie della fede cristiana.

Don Claudio ha fatto sentire la vicinanza di tutta la comunità ai familiari, ai figli in particolare – Elisa e Sergio-, che più di ogni altro vivono il dramma della mancanza dei genitori. Una vicinanza, sottolineata dai messaggi letti alla fine da parte degli “amici del martedì” e da parte degli “amici albergatori”.

Ma il messaggio più bello e toccante è stato quello del figlio Sergio. Domande serissime e profonde, che questo evento lancinante ha aperto. Una ferita che non sarà semplice sanare, ma che può essere una molla per capire più a fondo quel segreto rapporto che intercorre tra padre e figli. Un segreto che misteriosamente è la radice di ogni comunità, di ogni civiltà, di ogni speranza.

Sergio ha aperto questa domanda in maniera drammatica (tra le sue parole, “che senso ha tutto questo?  (…) non mi sento in definitiva più un figlio”), e dobbiamo essere a lui grati di avere esternato così lucidamente il suo dolore.

L'ultimo saluto a Tito e Laura
L’ultimo saluto a Tito e Laura

Domande come queste, così radicali, sono ciò che ha reso grande anche Tito e Laura, come scrivevo ieri (Tito un uomo inquieto) vedendo nel suo spirito inappagato la radice della forza della sua personalità.

Che questa inquietudine possa toccare, anche attraverso il dolore dei suoi figli, ognuno di noi, non può che essere qualcosa di importante e misteriosamente salutare per tutta Bellaria Igea Marina.

Per questo un sincero grazie a Sergio ed Elisa.

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