È scomparso l’uomo dei trattori. Il nostro omaggio in un vecchio video de Il Nuovo

Questo video girato in occasione della nostra intervista a Domenico Massaroni del 2008 (e visualizzato  da oltre 12mila persone), vuole essere un caro ricordo di una persona dalle passioni forti.

Allora l’intervista risultò essere una vera e propria biografia e descriveva puntualmente  la grande collezione di trattori raccolti in una vita. Lo trovate cliccando qui. A fondo pagina riportiamo le foto che scattammo allora e che avevamo in archivio (qui nella pagina del nostro vecchio sito, con relative didascalie).

 

L’avevamo intervistato nel 2008 (il Nuovo n. 10 del 16 maggio 2008) e da allora era nata una bella cordialità, pur senza aver avuto occasione di tornare a parlar di lui. L’ultima volta ci siamo incrociati sul lungomare, in macchina, mentre era chiuso al traffico per un concerto. Occasione per scambiare due veloci parole e la promessa di tornarlo a trovare. Poi la notizia del suo decesso poche settimane fa.

Domenico Massaroni era davvero un uomo singolare, tutto dedito ai motori, in particolare a quei trattori d’epoca, che comprava, riparava e conservava gelosamente. Una collezione a cielo aperto, coperta da teli per proteggerli dalle intemperie, ma pronti a dar bella mostra di sè alla visita di turisti ed estimatori. Arrivavano anche in pullman, e perfino stranieri, per ammirare i suoi pregiati trattori.

Per ricordarlo, abbiamo ripubblicato sul nostro nuovo sito il filmato che girammo in occasione dell’intervista, video che ha raggiunto ben 12.131 visualizzazioni su youtube. Dopo aver messo in moto un trattore del ‘48, Domenico sorride soddisfatto e compiaciuto. In quel sorriso si evince tutta la passione di una vita e lui stesso alla fine esclama “i soldi nella vita non contano, quel che conta sono le soddisfazioni!”. Sulla pagina web (vedi codice QR qui a fianco, oppure cerca “Massaroni” o “trattori” su www.ilnuovo.rn.it nella stinga di ricerca) trovate il vecchio articolo, il filmato di quattro minuti e varie foto che allora non poterono essere pubblicate per ragioni di spazio. A questo punto, tuttavia, la domanda è sul destino dei trattori (ben un centinaio) a cui Domenico era così legato. Si tratta di una collezione privata, dunque occorrerà capire cosa ne vorranno fare gli eredi. Certamente una bella “ricchezza” per il paese, non semplice da gestire ma che famiglia e amministrazione speriamo possano prendere in considerazione.

 

 

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